Scuola Secondaria di Primo Grado Cavaion Veronese2022 - Cavaion Veronese, Veronaconcorso - progetto finalista
con d-recta srl, Angelo Renna
immagini ©Riccardo De Vincenzo
modello ©Diesse Studio
La nuova scuola e palestra di Cavaion Veronese è stata progettata per inserirsi armoniosamente nel paesaggio e con la sua semplicità si identifica in un unico edificio con più funzioni. Per come è stata posizionata la nuova scuola con palestra è possibile l’uso di spazi e volumi per attività aperte alla comunità, che grazie anche ad un sistema aperto e partizionabile può essere potenziato con la rete ciclabile esistente, collegandosi con la vicina Affi e ampliando le piste lungo il Garda. Si è fatta attenzione alle alberature esistenti, considerando di incrementarle ulteriormente per restituire maggiore naturalità al luogo, in funzione del benessere di chi vive quegli spazi e della qualità paesaggistica. La fascia boscata diventa quinta scenica, lo spazio verde e la superficie coperta/minerale dialogano tra loro. Se gli elementi architettonici (l’agorà, la sala musica, la biblioteca “diffusa”, la terrazza o “stanza a cielo aperto”) scandiscono lo spazio e creano un rapporto tra ambienti e didattica, allo stesso modo gli elementi di arredo esprimono questa relazione attraverso la scala dell’oggetto e lo spazio in cui si relazionano caratterizzando tutto lo spazio didattico della scuola. La gradonata, lo spazio di mezzo, il vuoto, la tana, genereranno un nuovo lessico che sarà di stimolo all’innovazione scolastica e alle relazioni interpersonali tra studenti, docenti e operatori scolastici. Questi elementi d’arredo sono stati pensati anche per facilitare nell’alunno un suo personale metodo di studio e apprendimento, con l’intenzione di far sviluppare l’autonomia dell’individuo e allo stesso tempo di favorire positive dinamiche di gruppo all’interno degli spazi scolastici. I concetti espressi in planimetria richiamano continuamente ad una “didattica dentro e fuori”, dentro l’aula ma anche fuori in quegli spazi che non sono più da considerarsi corridoi distributivi bensì spazi che garantiscono alle aule di ampliarsi permettendo diversi sistemi didattici; dentro la scuola ma anche fuori all’aperto, utilizzando la “stanza a cielo aperto” ma anche i “giardini dell’apprendimento" o l’area gioco ribassata per passare da tradizionali lezioni frontali a lezioni collaborative, workshop, attività all’aperto. In questo modo non ci sono spazi “persi” all’interno di questa scuola, ma spazi comuni caratterizzati da passaggi filtranti, pareti trasparenti, parete attrezzate che integrano spazi e arredi didattici creando un grande laboratorio scolastico condiviso.